Giuseppe Barbera introduce una storia del mondo inedita, dove le vicende umane ruotano attorno a un cedro o a un limone.
Raccontare questa straordinaria avventura durata venti milioni di anni non significa solo mettere in evidenza l'importanza degli agrumi nella cultura e nei giardini di popoli diversi. Significa ribadire che nell'analizzare e nel preservare il paesaggio, i suoi frutti e la sua bellezza, troviamo il più prezioso insegnamento per immaginare il nostro futuro.
Esistono dei frutti che hanno cambiato la storia del mondo: sono al centro di miti greci, pagine bibliche e leggende orientali; sono diventati la cura per debellare epidemie secolari; hanno condizionato lo sguardo di scrittori e poeti di tutti i tempi; su di essi sono stati edificati imperi economici internazionali.
Questi frutti sono gli agrumi: limoni, arance, cedri, mandarini, e tutte le loro bizzarrie. Il loro primo nome, «esperidi», richiama le ninfe che insieme al drago Ladone custodivano i pomi d'oro del giardino di Zeus: i frutti più preziosi della terra, i più difficili da raccogliere. In Oriente, la loro rarità aveva fatto sì che in Cina nel III a.C. esistesse un ministero degli Agrumi, che aveva il compito di procurare e inviare le arance alla corte dell'imperatore. I viaggi di questi frutti non si sono mai arrestati: per secoli hanno solcato gli oceani sulle navi mercantili di tutti i paesi. Sono stati addirittura il rimedio per un male che da secoli flagellava il mondo, lo scorbuto: James Lind nel XVIII riuscì a trovare la cura proprio grazie al semplice succo di limone. Giuseppe Barbera ricostruisce una storia del mondo inedita, in cui le vicende umane girano attorno a un cedro o a un limone. Raccontare quest'avventura lunga venti milioni di anni non significa, però, sottolineare soltanto l'importanza degli agrumi nella cultura e nei giardini dei popoli più diversi. Vuol dire affermare ancora una volta che nello studio e nella cura del paesaggio, dei suoi frutti e della sua bellezza, si trova l'insegnamento più prezioso che possiamo ricevere per immaginare il nostro futuro.
Giuseppe Barbera (Palermo, 1948) è stato professore ordinario di Colture arboree all'Università di Palermo. Ha curato per il FAI il recupero del giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi e di Donnafugata a Pantelleria. Fa parte del Consiglio Scientifico dell'Osservatorio nazionale del paesaggio rurale e dell'Associazione Italiana Parchi e Giardini Storici ed è socio emerito dell'Accademia nazionale di Scienze Forestali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Tuttifrutti (2018; premio Grinzane Cavour) e, con il Saggiatore, Abbracciare gli alberi (2017) e Il giardino del Mediterraneo (2021; premio speciale Cultura del Mediterraneo).
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“Un gustoso e gradevolissimo percorso conoscitivo sugli agrumi non solo tra diversi luoghi, ma anche attraverso tanti rami del sapere: i miti, la letteratura, l'arte, la filosofia, la filologia, arricchito da elementi di storia, geografia e altro ancora!”
★★★★★
“Un libro molto ricco di illustrazioni che conferma la profusione degli agrumi in tanti campi conoscitivi ed espressivi come la musica, il cinema, il teatro, le arti figurative che hanno fatto da stimolo all'autore per la scrittura di questo volume.”
★★★★
“Si compie un percorso conoscitivo non solo tra diversi luoghi, ma anche attraverso tanti rami del sapere, i miti, la letteratura, l'arte, la filosofia, la filologia, arricchito da elementi di storia, geografia eccetera.”
★★★★
“Il libro offre un viaggio affascinante che non solo attraversa diverse culture e paesaggi, ma anche molteplici discipline che arricchiscono il sapere dei lettori e delle lettrici.”